Si dice che l’abito non faccia il monaco e ok, siamo tutti d’accordo. Ma se non si può giudicare una persona da ciò che indossa, molto si può capire… dal suo armadio. Oggi, qui ad Arredi e Mobili ci siamo divertiti ad abbinare a diverse tipologie di armadio un profilo “psicologico”. Chissà tu in quale armadio/profilo ti riconoscerai…
La cabina armadio per la perfezionista
In ufficio sei l’unica che ha sempre tutti i documenti in ordine e la scrivania talmente precisa e pulita da sembrare asettica. Ti piace sistemare i libri per genere e per ordine alfabetico e hai un frigorifero così perfetto che se potessero vederlo i nutrizionisti di tutto il mondo ti indicherebbero come esempio da seguire. Insomma, sei una che non ama il caos, ti piace avere sempre tutto sotto controllo e credi fermamente che nel principio secondo cui “tutto è in ordine fuori di te= tutto in ordine dentro di te”.
Ti riconosci in questo profilo? Il tuo armadio non può che essere una cabina armadio, dove ogni cosa ha il suo posto, dove puoi riporre tutti i tuoi vestiti, gli accessori, le scarpe, e ritrovarli con un colpo d’occhio. La cabina armadio è il sogno di ogni donna, ma per te è una vera e propria necessità.
Consiglio: usa la tua cabina armadio come spazio dove far uscire fuori la parte giocosa di te. Fai montare un bello specchio e, mentre cerchi l’outfit giusto per quella riunione in cui devi dare il meglio di te, metti la musica a tutto volume e… balla! Abbasserai il livello di stress, ti distrarrai dalla tua fissazione per la perfezione e durante la riunione sarai al top!
L’idea per vivacizzare la tua cabina armadio
Scegli delle belle scatole di design, colorate e creative. Daranno alla tua cabina armadio un tocco di allegria.
L’armadio “nicchia” e l’inguaribile ottimista
Quando ti capita qualcosa di spiacevole, ti dici subito: “passerà!”; se ti macchi il vestito bianco con il vino rosso al primo appuntamento non entri nel panico e trovi subito un rimedio; quando i tuoi amici sono giù di morale la prima persona che chiamano sei tu, perché sai sempre come tirarli su.
Insomma, sei un’inguaribile ottimista, una persona che non si abbatte di certo di fronte al primo ostacolo, che sa guardare al di là del proprio naso e trovare soluzioni ai più svariati problemi. Anche quando si tratta di arredare una casa dalle caratteristiche strutturali particolarmente ostiche.
Se abbiamo appena fatto il tuo ritratto, il tuo armadio è l’armadio “nicchia”, quello che puoi ricavare dagli spazi morti, come, per esempio, quella rientranza in corridoio che può diventare un armadio a muro.
L’idea per personalizzare il tuo armadio “nicchia”
Anziché chiuderlo con delle ante, puoi montare delle tende con una bella fantasia che fungeranno da elementi d’arredo tessile.
L’armadio-separè per chi ama i propri spazi
Quando il tuo partner ti ha chiesto di andare a vivere insieme, per un attimo hai avuto un mancamento… L’hai giustificato con la forte emozione che hai provato, ma in realtà il tuo primo pensiero è stato: “oh, no! Adesso non avrò più i miei spazi!”. Sei una persona che ama la propria indipendenza e appena senti che qualcosa o qualcuno possa in qualche modo limitarla, innalzi dei muri così alti che, per (semi)citare Shakespeare, neanche con le ali dell’amore si riuscirebbero a oltrepassare.
Se stai annuendo, vogliamo svelarti un segreto: la vita in due è più bella. Anche quella quotidiana, checché se ne dica… E poi ci sono delle soluzioni per mantenere i tuoi spazi, quelli in cui ti rifugi quando vuoi goderti momenti di solitudine (o di singletudine). Invece di innalzare un muro, fai realizzare un armadio-separè, un’armadiatura su misura che dividerà una delle stanze per ricavarne un angolo tutto tuo. Così in casa ci sarà abbastanza spazio per te, per l’amore e pure per i tuoi vestiti.
L’idea per trasformare l’armadio-separè nella porta d’ingresso per la tua tana
Puoi far realizzare un armadio su misura che vada da una parete all’altra della stanza. Agli occhi degli altri sembrerà un normalissimo armadio, invece trasformerai un’anta in passaggio segreto per accedere alla tua tana.
Ora però moriamo dalla voglia di saperlo: ma tu, di che armadio sei?
