Guida pratica per progettare e arredare una cucina su misura – Parte 1

Moderna, classica, shabby chic, colorata, total white, ricca di dettagli, minimal. Sono tutte qualità estetiche che può avere una cucina. Ma, lo sappiamo bene, scegliere la cucina perfetta non è solo una questione estetica. Certo, vuoi una cucina bella da vedere, piena di stile e di originalità, e qui ad Arredi e Mobili sfondi una porta aperta, perché per noi arredamento deve far rima con bellezza.

Cucina su misura, alcuni fattori da considerare

Sappiamo bene, però, che ci sono altri fattori da valutare per arredare bene una cucina, fattori che hanno a che fare con la praticità e la funzionalità degli arredi.

Sappiamo anche che orientarsi nella scelta dei vari elementi della cucina non è per nulla semplice. È per questo che vogliamo condividere con te una guida per progettare e arredare una cucina su misura che sia bella e pratica assieme, studiata in base alle tue esigenze, ai tuoi gusti e allo spazio a disposizione, e che sappia creare un ambiente accogliente e famigliare.

Metteremo la cucina a nudo e la studieremo elemento per elemento. Ma poiché si tratta di un argomento piuttosto corposo, divideremo la trattazione in più parti. Oggi parliamo di tutto ciò che riguarda la zona per la preparazione e cottura dei cibi.

Il piano cottura e il forno

In cucina… si cucina. E allora, iniziamo questo viaggio nell’”universo cucina” partendo proprio dagli elementi che servono per la cottura dei cibi.

Come scegliere il piano cottura?

Cominciamo dal piano cottura, il cuore della tua cucina. Innanzitutto diciamo che, gusti a parte, lo sceglierai in base a 2 questioni:

  • spazio a disposizione
  • numero di persone per cui cucini abitualmente.

Vediamo tra quanti tipi di piano cottura puoi scegliere:
piano cottura

  • a gas: tuttora è il modello più diffuso nelle cucine italiane;
  • elettrico: puoi scegliere tra quello in vetroceramica, il cui vantaggio principale consiste nel fatto che è facile da pulire; quello con radiante alogeno, che raggiunge più velocemente la temperatura; quello classico con le piastre, dal prezzo più contenuto rispetto agli altri modelli;
  • a induzione: si tratta del modello più innovativo e possiede delle bobine che, alimentate da corrente elettrica, producono un campo magnetico attraverso il quale si va a riscaldare la pentola o la padella.

Il modello di piano cottura può essere posizionato a incasso o può essere anche “da appoggio” (freestanding). Il numero di fuochi varia da 2 a 6 e la grandezza del piano va dai 30 ai 90 centimetri circa.

Come scegliere il forno?

Si fa presto a dire forno, ma quanti tipi di forno esistono? Tra quelli per uso domestico annoveriamo:

  • forno a gas
  • forno elettrico “classico” (anche detto statico)
  • forno elettrico multifunzione
  • forno termoventilato
  • forno a vapore
  • forno a microonde
  • forno combinato.

Il nostro consiglio è quello di scegliere in base alle tue abitudini in cucina. Se le tue preparazioni richiedono molto spesso l’uso del forno, il multifunzione termoventilato è il massimo, visto che possiede tutte le principali funzioni del forno per diversi tipi di cottura e, inoltre, consente di cucinare pietanze diverse contemporaneamente grazie alla termoventilazione che evita che gli odori si mischino. Usi poco il forno per cucinare e spesso scongeli o riscaldi il cibo già cotto? Allora potresti scegliere un forno combinato elettrico e microonde.

Quando è a incasso e non freestanding, il forno può essere posto sotto il top in corrispondenza al piano cottura o in una colonna.

Alla ricerca del lavello perfetto

Anche qui la scelta non è una passeggiata. Innanzitutto partiamo dal materiale del lavello: i lavelli più “noti” sono quelli in ceramica e in acciaio; il primo è un materiale più “retrò” e più facile da pulire, il secondo è più moderno e più difficile da manutenere perché soggetto ai graffi (per ovviare a questa criticità, però, puoi puntare sull’acciaio inox antigraffio).

Accanto a questi materiali ci sono anche la graniglia (cemento e granito) che esteticamente restituisce l’“effetto-pietra” e la flagranite, ottenuta dal granito e da una resina acrilica. Quest’ultimo è un materiale resistente e si possono ottenere una vasta gamma di colorazioni. Esistono poi una serie di materiali sintetici a base di resine.

Un elemento sempre utile da affiancare al lavello è lo sgocciolatoio.

I lavelli possono essere incassati sopratop (la soluzione più comune), filotop e sottotop.

E la forma? Ecco le opzioni più comuni: monovasca, doppia vasca, a una vasca e mezza. Inoltre, puoi scegliere anche il lavello ad angolo, così da ottimizzare lo spazio del piano.

Per la rubinetteria, ecco alcuni modelli tra cui scegliere: a parete, così da non “rubare” spazio al lavello; fisso, per la vasca singola o girevole per la doppia vasca. Se vuoi una cucina dall’aspetto pro, scegli un rubinetto a molla e con doccetta estraibile.

Giacché siamo “in zona”, accenniamo anche ai metodi per proteggere la parete perpendicolare al piano cucina. Il metodo più diffuso è quello di piastrellare, ma se le piastrelle non ti ispirano, puoi pensare di verniciare con una pittura a smalto lavabile, così con un panno asciughi l’acqua che schizza quando usi il lavello e con la spugna puoi pulire la parte del muro dietro il piano cottura.

Il top… del top

top cucinaOra che abbiamo parlato dei vari elementi da incassare nel top, passiamo a parlare di lui, del top, un elemento fondamentale come piano d’appoggio e come piano di lavoro per la preparazione dei cibi.

La lista dei materiali con cui è possibile realizzare un top per cucina è piuttosto lunga. Passiamola assieme in rassegna:

  • acciaio inox: perfetto in una cucina dallo stile moderno e che voglia imitare la cucina professionale. Come tutti gli elementi d’acciaio, va asciugato bene per evitare aloni;
  • laminato: molto diffuso anche perché è tra i più economici. È rivestito da un pannello idrorepellente. È sempre bene fare attenzione ai punti in cui l’acqua può penetrare onde evitare rigonfiamenti. Una cosa da evitare è appoggiare pentole o padelle calde direttamente a contatto con il piano
  • marmo, granito, quarzo o agglomerato: 4 materiali che restituiscono l’“effetto- pietra”. Il marmo deve essere trattato con attenzione per evitare l’opacizzazione, possibile, per esempio, se entra a contatto con sostanze acide; stessa cura devi mettere in conto per il top in granito. I top in quarzo o in agglomerato (quarzo e resine sintetiche) sono resistenti e richiedono poca manutenzione.
  • Legno: dal punto di vista estetico è… il top, sia abbinato a una cucina classica, sia a una dallo stile moderno. Ma devi prendertene cura e trattarlo con oli protettivi ad hoc. La bellezza di un top in legno, listellare o massello che sia, vale lo sforzo.
  • Vetro: sembra un materiale fragile, ma il vetro per top viene ovviamente lavorato per essere reso resistente come un vetro di sicurezza. Sceglilo se vuoi dare più luminosità alla cucina.

È proprio arrivato il momento di fermarci. Ti diamo appuntamento al prossimo post con la seconda parte della nostra guida pratica per progettare e arredare una cucina su misura. Intanto da’ un’occhiata alle cucine Arredi e Mobili.

Guida pratica per progettare e arredare una cucina su misura – Parte 1 ultima modifica: 2014-07-04T09:00:18+02:00 da Fabio Cugini

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